I notai d’Europa hanno accolto con favore l’adozione definitiva, da parte del Consiglio dell’Unione Europea, delle due proposte di regolamento sui regimi patrimoniali delle coppie sposate e delle convivenze registrate.
L’applicazione di queste nuove norme avverrà nel corso dei prossimi due anni e mezzo, seguendo i tempi previsti dalla procedura di cooperazione rafforzata adottata da 18 Stati membri: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna e Svezia. Da parte sua l’Estonia ha annunciato che desidera entrare a far parte del gruppo.
Dal momento che non era stato possibile raggiungere l’unanimità di intenti fra gli Stati membri dell’Ue sulle proposte presentate nel 2011, la Commissione ha deciso di accogliere la richiesta di 18 Paesi di proseguire nel percorso di armonizzazione e semplificazione delle procedure, adottando la via della cooperazione rafforzata.
Il presidente del CNUE (Consiglio dei Notariati dell’Unione Europea), l’italiano Paolo Pasqualis, ha dichiarato: “I notai d’Europa apprezzano molto l’adozione di questi due regolamenti, che assicurano i vantaggi di una maggiore certezza giuridica alle coppie in Europa. Inoltre completano il sistema introdotto con il regolamento sulle successioni internazionali, applicabile già a partire dall’agosto dell’anno scorso. A questo punto auspichiamo che anche gli altri Stati membri si uniscano rapidamente alla cooperazione rafforzata, nell’interesse di tutti i cittadini europei”.
Del resto, i notai sono fra i più frequenti consulenti giuridici delle famiglie in Europa ed assistono alla crescita costante del numero di coppie miste e di coppie che decidono di abitare in diversi Paesi nel corso della loro vita. Queste famiglie spesso si trovano in difficoltà per la mancanza di certezza giuridica nei loro rapporti patrimoniali, con la conseguenza anche di dover sostenere un aumento dei costi di consulenza nel momento in cui decidono di dividere il proprio patrimonio o nel caso di divorzio o morte.
Per loro può risultare molto difficile determinare secondo la legge di quale Stato vada regolata la propria situazione patrimoniale. Le regole cambiano anche di molto tra Stato e Stato, e spesso determinano contrasti non facilmente risolvibili.
Con l’adozione dei nuovi regolamenti, le regole per individuare le norme applicabili negli Stati membri che partecipano alla cooperazione rinforzata saranno unificate. Così, ad esempio, per una coppia franco- tedesca che viva a Bruxelles l’adozione dei regolamenti permetterà la scelta in anticipo della legge del loro abituale Paese di residenza (Belgio) o quella del Paese di cittadinanza (Francia o Germania), garantendo la possibilità di una maggiore pianificazione e di certezza giuridica dei rapporti.
I notai europei ricordano che sul sito dedicato alle coppie in Europa i cittadini possono accedere alle informazioni sulle leggi relative ai regimi patrimoniali delle coppie sposate e delle convivenze registrate nei Paesi dell’Unione Europea, nella propria lingua.