Le fiere italiane se la passano tutto sommato bene. La 28esima rilevazione trimestrale sulle tendenze del settore fieristico, condotta dall’Osservatorio congiunturale di AEFI per il periodo gennaio-marzo 2016, indica infatti un quadro in generale stazionario.
L’indagine, che ha coinvolto 25 poli fieristici italiani associati AEFI, evidenzia – attraverso i saldi positivi e negativi definiti in base alle risposte degli associati che hanno partecipato all’analisi – un trend positivo per tutti gli indicatori considerati, salvo che per il numero di manifestazioni e fiere.
Infatti, seppur la maggioranza dei quartieri coinvolti nell’indagine (52%) abbia registrato una situazione di stabilità, per la prima volta il saldo – risultato della differenza tra coloro che prevedono un aumento e coloro che una diminuzione – è negativo (-16%). Questo dato sulle fiere è anche conseguenza del fatto che diverse manifestazioni si sono concentrate nel 2015 per cogliere gli effetti di Expo. Si conferma inoltre stabile, con un saldo nullo, l’andamento degli espositori, con una lieve crescita (+ 4%) degli italiani e degli europei.
La superficie espositiva occupata dalle fiere registra un leggero aumento, mentre sono incoraggianti le performance relative ai flussi di visitatori: in aumento per il 48% degli associati coinvolti nell’indagine, invariato per il 28% e diminuito per il 24%. Il saldo, pari al +24%, rimane ampiamente positivo anche se meno brillante sia rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sia a fine anno.
Lo spaccato della provenienza dei visitatori nelle fiere indica una crescita più significativa degli italiani, +20%, seguiti dagli europei (+12%) e da quelli provenienti dai Paesi extra Ue, che registrano un saldo positivo del +8%.
Infine, a sottolineare la fase di assestamento della ripresa, anche l’andamento del fatturato delle fiere risulta stabile. Le aspettative per i prossimi mesi, in questo quadro generale, continuano dunque a essere positive per tutti gli indicatori considerati.