“Bene proroga pagamenti Unico, almeno per i contribuenti soggetti agli studi di settore, anche se poteva arrivare prima e fare penare meno gli intermediari fiscali impegnati nelle varie scadenze tributarie”.
Questo il primo commento del presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT) Riccardo Alemanno dopo avere letto il comunicato stampa del MEF, con il quale il ministero ha prorogato al 6 luglio il termine di Unico per i contribuenti soggetti agli studi di settore.
Alemanno, che già dal mese di maggio aveva indicato come necessaria la proroga dei versamenti di Unico, ha ribadito anche nei giorni scorsi tale richiesta, sino a scrivere in una sorta di sfogo “che la proroga si richiede perché necessaria e non per una sorta di passione compulsiva per essa”.
“Il problema – evidenzia Alemanno tornando sul tormentone Unico – è che le difficoltà degli studi professionali le conosce solo chi opera sul serio sul campo. Tralascio comunque ogni polemica che non serve a nulla, mi auguro che il decreto di proroga preveda lo slittamento per tutti i pagamenti collegati ad Unico, perché se indicherà solo le imposte avremo poi problemi con l’esazione annuale delle CCIAA, i contributi Inps, ecc…: è già capitato e basta poco per evitarlo, basta conoscere la realtà operativa”.