L’Istituto Nazionale Tributaristi (INT) ha partecipato alla consultazione pubblica della Commissione Europea sulla possibilità di introdurre un passaporto per i servizi nei settori fondamentali dell’economia.
Si tratta di una consultazione pubblica per raccogliere pareri e opinioni su alcune iniziative nell’ambito della strategia per il mercato unico, riguardanti appunto la possibilità dell’introduzione di un passaporto per i servizi nei settori fondamentali dell’economia, e gli ostacoli normativi alle imprese nei servizi di costruzione, ma anche in altri importanti settori come quello dei servizi contabili.
Attraverso l’introduzione del passaporto, i prestatori di servizi avrebbero a disposizione uno strumento di facile accesso per iniziare a operare in un altro Paese dell’Ue: il passaporto, infatti, consentirebbe alle imprese di relazionarsi con un unico interlocutore seguendo una sola procedura elettronica, comune a livello europeo, in tempi brevi. Lo strumento, inoltre, potrebbe favorire l’espansione a livello transfrontaliero, migliorando le relazioni tra Stati membri in un’ottica di trasparenza e di realizzazione di un mercato unico dei servizi.
“Abbiamo aderito alla consultazione – spiega il presidente dell’INT, Riccardo Alemanno – perché, oltre ai servizi di contabilità che riguardano direttamente l’attività dei tributaristi, abbiamo più volte registrato le difficoltà operative per le imprese che vogliano offrire servizi in ambito europeo. Il coordinamento delle regole ammnistrative, fiscali e civilistiche costituirebbe un’importante opera di semplificazione e favorirebbe concretamente il mercato unico europeo”.
Il presidente dell’INT, anche nella sua veste di vicepresidente vicario di Confassociazioni, ha pertanto invitato le Associazioni del settore servizi alle imprese, aderenti alla Confederazione, a partecipare e dare il proprio contributo alla consultazione relativa al passaporto europeo dei servizi. La partecipazione alla consultazione pubblica è promossa dal Dipartimento delle Politiche Europee.
Con il suo impegno sul riconoscimento del passaporto europeo dei servizi, l’INT si pone in questo modo tra le organizzazioni più attive nell’ambito delle problematiche europee in tema di circolazione delle attività collegate alle prestazioni di servizi. Dopo l’interessamento alla problematica della Tessera professionale Ue, oggi pone l’esperienza operativa dei suoi aderenti a servizio di un progetto, il passaporto europeo dei servizi, che potrebbe rivoluzionare positivamente i rapporti tra imprese negli Stati membri.