Uno dei mercati storicamente più forti per l’export del lusso made in Italy è quello dei Paesi del Golfo Persico. Le tensioni che da qualche anno si registrano legate all’andamento del prezzo del petrolio hanno fatto rallentare le economie dell’area, con ripercussioni anche sugli affari dei Paesi esportatori anche se, per fortuna, il mercato del lusso pare resistere.
Secondo quanto emerge dalla quarta edizione del White Paper, documento che analizza la situazione economica nel Golfo, realizzato dal Chalhoub Group, il lusso ha visto una crescita media annua del giro d’affari del 5,6% tra i sei Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo nonostante, nell’ultimo trimestre 2015, il 38% dei consumatori degli Emirati Arabi abbia ridotto le spese per abbigliamento e tempo libero.
Lo studio di Chalhoub mostra però che la dinamica relativa al mercato del lusso rimane favorevole, soprattutto grazie alla crescita del numero di persone con alto patrimonio e conseguente alto potenziale di spesa: una crescita che dovrebbe continuare nei prossimi anni, almeno del 40% in Medio Oriente, contro il 25% che registreranno Nord America ed Europa.
Il rapporto stima infatti che questi potenziali acquirenti del lusso siano oltre 72mila negli Emirati Arabi e 59mila in Arabia Saudita, per tacere di realtà come Qatar e Kuwait ancora in risalita. Del resto, evidenzia lo studio, tra il 2009 e il 2014 la ricchezza della regione del Golfo è cresciuta del 50% e il numero di ultraricchi del 7,7%.
Ma c’è una tendenza nuova, nell’area, che ricalca quanto già visto sui mercati asiatici, in Cina specialmente, che è incoraggiante per le aziende del lusso che continuano a puntare su quei mercati: la nascita e la crescita di una classe media forte (è il 67% in Arabia Saudita), potenziale consumatrice di beni di lusso. E, dato insospettabile, anche in quei Paesi i più potenti decisori d’acquisto si stanno rivelando le donne.
Secondo il rapporto, in Arabia Saudita sono 105 le donne che fanno parte nella categoria degli ultraricchi e negli Emirati Arabi le donne detengono un patrimonio di quasi 22 miliardi di dollari. Insieme a questo, le donne del Golfo stanno diventando sempre più autonome, grazie anche a un elevato tasso di scolarizzazione. E, si sa, che cosa attira i gusti delle donne più dei beni di lusso?
Infine, un discorso sui cosiddetti millennial, i ragazzi nati sul finire dello scorso secolo. Grazie ai patrimoni di famiglia e a una crescente voglia imprenditoriale, secondo il White Paper questi consumatori hanno un ruolo sempre più attivo nel definire le dinamiche socio economiche della regione, contando soprattutto sul fatto che il 50% della popolazione è sotto i 30 anni.