Dopo avere preso atto con soddisfazione dell’interrogazione parlamentare presentata al Senato sulla problematica della mancanza nell’indice INI-PEC degli indirizzi Pec dei professionisti, di cui alla L. 4/2013, il presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT), Riccardo Alemanno, ha inviato una nota al neo ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda.
Alemanno ripercorre nella nota i vari contatti avvenuti sulla vicenda con i predecessori dell’attuale titolare del dicastero, gli ex ministri Zanonato e Guidi, che erano stati sollecitati dall’INT ad integrare l’indice nazionale Pec con gli indirizzi dei professionisti di area associativa e ribadisce all’attuale titolare del Mise la necessità di una integrazione normativa che possa evitare ai suddetti professionisti difficoltà operative come avvenuto per i tributaristi (prima per la comunicazione Pec antiriciclaggio all’Ade e l’invio dei dati sanitari al Sistema TS ed ora per le comunicazioni da Equitalia, ente con cui i tributaristi INT hanno sottoscritto protocolli collaborativi a livello nazionale).
“Sembra paradossale che una integrazione che comporta benefici sia alla Pa, sia ad un intero settore professionale e senza costi per le casse pubbliche, non si sia già concretizzata – dichiara Alemanno -. Certamente prima il trasferimento di ministero del Sottosegretario Vicari, che si era interessata della vicenda, poi le dimissioni dell’ex ministro Guidi, hanno influito negativamente su una possibile modifica normativa. Ora, anche in virtù della sollecitazione parlamentare a seguito dell’interrogazione presentata dal Sen. Fornaro, mi auguro che il ministro Calenda ponga rimedio a questa problematica. Da parte nostra non smetterà il pressing sul ministero competente ed eventualmente chiederemo che sia il Parlamento ad implementare e rendere completo l’indice INI-PEC”.