La tematica del welfare aziendale è sempre più al centro della discussione di quanti si occupano di mercato del lavoro e di strategie aziendali, in quanto tema di grande valore sociale prima ancora che d’impresa.
Ecco perché assume un particolare valore la recente circolare n. 10 emanata dalla Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, nella quale si analizzano le modifiche apportate dal Legislatore e le condizioni introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 alla normativa sul welfare aziendale.
Nella circolare sul welfare aziendale, una vera e propria guida, i consulenti sottolineano come potranno essere considerate retribuzione in natura, con relativo trattamento fiscale agevolato, alcune voci come: spese sanitarie e per l’assistenza a disabili e anziani, rette degli asili nido, erogazioni per attività sportive o ricreative a favore di dipendenti o familiari.
Inoltre, sostengono i consulenti, l’erogazione di servizi di welfare aziendale può essere effettuata anche utilizzando appositi voucher. Le erogazioni, altro vantaggio, sono poi completamente deducibili ai fini fiscali da parte dei datori di lavoro.
Tutti elementi che danno, secondo i consulenti del lavoro, benzina al welfare aziendale per ricoprire un ruolo sempre più rilevante all’interno delle imprese nei prossimi anni, poiché il quadro che lo caratterizza è piuttosto competitivo.
Inoltre, dal momento che le modifiche apportate dalla Legge di Stabilità 2016 vanno nella direzione della piena detassazione del welfare aziendale erogato dalle aziende ai lavoratori anche, anche se inquadrato in un ambito contrattuale, secondo i consulenti la prospettiva è quella di un azzeramento del cuneo fiscale, poiché l’esclusione dalla base imponibile fiscale comporta il conseguente esonero ai fini contributivi.