Abbiamo visto nei giorni scorsi come sia sempre più diffuso nel mondo il fenomeno del BYOD, ossia l’utilizzo di dispositivi personali per accedere a documenti di lavoro. Uno dei dispositivi che si usano in alcuni di questi casi è lo smartwatch, anche se meno di frequente rispetto a smartphone e tablet. Ecco perché è interessante capire come è messo, oggi, il mercato degli smartwatch a livello mondiale.
A scattare una fotografia di questo mercato ci ha pensato la società di ricerche Strategy Analytics. Una fotografia che, riferita all’ultimo trimestre 2015, non è poi così inattesa: così come nel mercato degli smartphone, anche in quello degli smartwatch sono in testa Apple e Samsung.
Il colosso americano e quello coreano dominano, insieme, il 66% del mercato mondiale degli smartwatch e il 40% di quello degli smartphone. Il 66% è diviso nettamente pro Apple: 52% a 14%, che in termini di pezzi venduti fa 2,2 milioni contro 600mila. Rapporto di forze inverso rispetto agli smartphone, dove prevale Samsung.
Un dato che va depurato da risultati di dicembre 2015 quando, sotto Natale, la quota di mercato di Apple era schizzata al 63% e quella di Samsung era cresciuta solo di 2 punti, al 16%.
Per parte sua, Samsung sconta anche l’aumento della concorrenza nel mercato degli smartwatch da parte di altri player, i cui orologi “lavorano” con sistema operativo OS Android Wear, che Google distribuisce a quasi tutti i marchi non Apple. Se da un lato, dunque, Apple con il suo Apple Watch deve guardarsi da un aumento dei concorrenti, dall’altro Samsung rischia assai di più da questo aumento, con marchi che offrono prodotti tecnologicamente comparabili ai suoi, a volte a prezzi più bassi.
Ecco perché il mercato degli smartwatch va osservato sempre con estrema attenzione, non solo come un fenomeno di moda ma anche di straordinario impatto sull’economia e sulla vita di tutti i giorni.