La recente partecipazione del Vice Presidente Vicario di Confassociazioni, Riccardo Alemanno, al Forum della European Professional Card è stato un momento per fare il punto sull’importante strumento della tessera professionale e sul ruolo di Confassociazioni e a livello nazionale e internazionale.
“La partecipazione al Forum della European Professional Card – ha infatti ricordato Alemanno, che è anche Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi – ha avuto come principale motivazione quella di evidenziare alla Commissione Europea l’importante presenza in Italia delle professioni di cui alla L. 4/2013. La conseguenza evidente dovrebbe essere l’inserimento delle professioni associative nel sistema della tessera professionale europea. I prossimi passi saranno quelli del confronto con il ministero delle Politiche Europee. Il percorso non sarà rapido e agevole, ma si deve iniziare al più presto, poiché la Commissione Ue si è data un anno di tempo per sperimentare il nuovo sistema informatico di riconoscimento dei titoli professionali“.
“A margine del forum – ha continuato il Vice Presidente Vicario di Confassociazioni – ho avuto modo di confrontarmi con il Presidente dell’Albo dei Consulenti del Lavoro, nonché Presidente del Comitato Unitario delle Professioni, Marina Calderone, con la quale si è soprattutto dibattuto di problematiche previdenziali. Ma non basta. Pochi giorni prima, su invito dell’on. Azzurra Cancelleri della Commissione Attività Produttive, ho avuto modo di incontrare presso i gruppi parlamentari in Roma, una delegazione del Movimento 5 Stelle. Nell’incontro si sono affrontate varie tematiche relative al lavoro autonomo professionale, in particolare l’iniziativa con la quale i parlamentari vogliono dare la possibilità, anche ai professionisti, di accedere all’istituto della cessione pro-soluto dei propri crediti, possibilità che oggi hanno solo le imprese. Ci siamo dichiarati ovviamente favorevoli e abbiamo evidenziato alcuni aspetti di carattere fiscale che andrebbero chiariti per rendere operativa al meglio la futura modifica normativa”.
Il 4 marzo scorso, infatti, gli onorevoli Dino Alberti e Azzurra Cancelleri hanno depositato una risoluzione in Commissione Finanze alla Camera che impegna il Governo ad estendere al lavoro autonomo professionale la possibilità di cedere pro-soluto i propri crediti a banche e intermediari finanziari. Una risoluzione molto apprezzata da Confassociazioni
La crisi e il credit crunch hanno messo in ginocchio i professionisti, che devono anche vedersela con i ritardi nei pagamenti da parte dei committenti, sia privati che pubblici. Il reddito medio dei professionisti è crollato di oltre il 18% dal 2007. Solo 3 professionisti su 10 vengono pagati puntualmente, il 19,5% con un ritardo che va dai 3 ai 6 mesi e il 16,8% è costretto ad aspettare più di 6 mesi. In particolare, se il committente è pubblico, per il 20,7% il ritardo è di oltre 6 mesi, mentre il 6,8% dichiara addirittura di non essere mai stato pagato.
“Con questa risoluzione – ha concluso Alemanno – si evidenzia un rinnovato interesse verso il mondo del lavoro autonomo professionale. Dopo la Legge di stabilità, la presentazione da parte del Governo del Ddl sul lavoro autonomo come pure l’attenzione da parte di un gruppo parlamentare ne sono la conferma. Saremo sempre pronti a collaborare con chi vuole dare soluzione ai tanti problemi del settore. Confassociazioni e tutte le Associazioni che vi aderiscono, hanno sempre sostenuto il confronto costruttivo con le istituzioni al fine di dare supporto e voce al settore del lavoro autonomo professionale”.