L’ acqua, si dice, è un bene prezioso. Ma non si sa quanto questa affermazione sia vera. Per capirlo, basta guardare l’analisi dell’Osservatorio Prezzi e mercati di Unioncamere sulle tariffe idriche nazionali e locali e si scopre che nel 2015 sono aumentate in media dell’8,5% rispetto all’anno precedente, in controtendenza rispetto alle altre tariffe.
Secondo Unioncamere, lo scorso anno i prezzi dei servizi gestiti dagli enti locali sono cresciuti in media dell’1,8%, mentre quelli a controllo nazionale dell’1,4%. Con scostamenti rilevanti, tutti a forte impatto sul portafogli dei cittadini: acqua, appunto, +8,5%, tariffe postali +12%, tariffe telefoniche +4,1%.
In generale però, il 2015 ha visto a livello locale degli aumenti più contenuti per altri servizi gestiti dagli enti locali, oscillanti tra il +1,9% dei trasporti ferroviari regionali e dell’istruzione secondaria e universitaria e lo 0 dei servizi anagrafici e funebri. Acqua, telefoni e poste sono quindi poche ma significative eccezioni. Un altro servizio importante a livello come quello dell’ acqua è quello della gestione dei rifiuti solidi urbani, calati nel 2015 del 2,9%.
Se si sposta il punto di osservazione dalle tariffe a controllo locale a quelle a controllo nazionale, a parte il caso di poste e telefoni al netto della componente energetica, nel complesso sono cresciute dell’1,6% all’anno, ma il valore è il più contenuto da 15 anni a questa parte.