Il presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT) Riccardo Alemanno, anche nella veste di vicepresidente vicario di Confassociazioni, su invito dell’on. Azzurra Cancelleri della Commissione Attività produttive, ha incontrato nelle scorse settimane, presso i Gruppi parlamentari in Roma, una delegazione del Movimento 5 Stelle.
Nell’incontro si sono affrontate varie tematiche relative al lavoro autonomo professionale, in particolare l’iniziativa con la quale i parlamentari vogliono dare la possibilità, anche ai professionisti di accedere all’istituto della cessione pro-soluto dei propri crediti, possibilità che oggi hanno solo le imprese. Alemanno si è dichiarato ovviamente favorevole e ha evidenziato alcuni aspetti di carattere fiscale che andrebbero chiariti per rendere operativa al meglio la futura modifica normativa.
In data 4 marzo gli on.li Dino Alberti e Azzurra Cancelleri, in qualità di primi firmatari, hanno depositato una risoluzione, in Commissione Finanze della Camera dei Deputati, che impegna il Governo a estendere al lavoro autonomo professionale la possibilità di cedere pro-soluto i propri crediti a banche e intermediari finanziari.
Ecco uno stralcio del comunicato dei proponenti: “La crisi e il credit crunch hanno messo in ginocchio i professionisti, che devono anche vedersela con i ritardi nei pagamenti da parte dei committenti, sia privati sia pubblici. Ecco perché abbiamo presentato la risoluzione. Il reddito medio dei professionisti è crollato di oltre il 18% dal 2007. Questo segmento lavorativo è ormai ridotto a serbatoio involontario di raccolta di risorse destinate, a intermittenza e senza garanzia di stabilità alcuna, al settore industriale o ai servizi. Solo tre professionisti su dieci vengono pagati puntualmente, il 19,5% con un ritardo che va dai tre ai sei mesi e il 16,8% è costretto ad aspettare più di sei mesi. In particolare, se il committente è pubblico, per il 20,7% il ritardo è di oltre sei mesi, mentre il 6,8% dichiara addirittura di non essere mai stato pagato. Tutto ciò è inaccettabile, soprattutto se poi si considera che il 60% degli autonomi dice di non riuscire ad arrivare a fine mese. La cessione dei crediti consentirebbe invece a questi lavoratori, spesso molto giovani, di avere risorse fresche e tempestive per andare avanti”. Con la risoluzione, che i promotori sperano di calendarizzare al più presto, si darebbe un’opportunità ai professionisti italiani.
“Con questa risoluzione – ha commentato Alemanno – si evidenzia un rinnovato interesse al mondo del lavoro autonomo professionale. Dopo la Legge di stabilità che ha dato alcuni segnali in questa direzione, la presentazione dal parte del Governo del ddl sul lavoro autonomo, ora questo atto da parte di un gruppo parlamentare ne sono la conferma. Saremo sempre pronti a collaborare con chi vuole dare soluzione ai tanti problemi del settore, l’Istituto Nazionale Tributaristi, Confassociazioni e tutte le Associazioni che vi aderiscono, hanno sempre sostenuto il confronto costruttivo con le istituzioni al fine di dare supporto e voce al settore del lavoro autonomo professionale”.
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