È scaduto ieri il termine per trasmettere la certificazione unica all’Agenzia delle Entrate da parte dei sostituti d’imposta. Una scadenza importante, dal momento che ora non è più possibile ricorrere al ravvedimento operoso qualora vi siano omissioni o errori nell’invio.
L’unico caso in cui è possibile rimediare è il reinvio della certificazione corretta entro il termine di 5 giorni, ossia entro il 12 marzo. Quest’anno, però, cade di sabato e quindi il termine dovrebbe slittare al lunedì successivo, 14 marzo.
L’invio tardivo della certificazione unica 2016 comporta una sanzione di 100 euro per ogni certificazione tardiva, omessa o errata. Il tetto massimo di punibilità è fissato a 50mila euro per anno e sostituto d’imposta.
Ricordiamo che la sanzione per il ritardato invio della certificazione unica 2016 è ridotta a 1/3 di 100 euro qualora la certificazione sia ritrasmessa alle Entrate entro i successivi 60 giorni dalla scadenza originaria, ossia il 6 maggio 2016.