Le grane giudiziarie legate alla cessione di Ansaldo STS ai giapponesi di Hitachi non sembrano scalfire il buonumore dell’amministratore delegato di Finmeccanica Mauro Moretti, specialmente di fronte ai conti con i quali la società ha chiuso il 2015.
Il risultato netto del gruppo Finmeccanica parla infatti di un utile di 527 milioni di euro contro i 20 del 2014, ricavi in crescita dell’1,8% a 12,99 miliardi e un aumento dell’ebitda del 18,9% a 1,86 miliardi, dovuto principalmente alle varie iniziative che il gruppo ha intrapreso per un proprio maggiore efficientamento.
L’ebit complessivo di Finmeccanica del 2015 è di 220 milioni di euro a fronte dei 527 milioni del settore elicotteri (con AgustaWestland), dei 263 dell’Aeronautica (con Alenia Aermacchi, GIE-ATR e altri), dei 37 milioni della divisione Spazio (Telespazio, Thales Alenia Space), degli 88 dei Sistemi di Difesa (Oto Melara, WASS, MBDA). Il risultato operativo totale di 884 milioni di euro segna un incremento del 48% sul 2014.
Sul fronte debiti, il debito finanziario netto si è attestato a 3,27 miliardi di euro, -17,3% sul 2014, contro un patrimonio netto di 4,3 miliardi di euro (+11,6%). Unico dato in controtendenza per Finmeccanica, il calo degli ordini, scesi nel 2015 a 12,37 miliardi di euro, con un portafoglio ordini complessivo di 28,79 miliardi di euro.