Se c’è una cosa che fa imbestialire i tassisti più delle liberalizzazioni, degli imbranati al volante e dei clienti che fanno merenda in macchina imbrattando sedili e tappetini è la parola Uber. Il servizio di taxi privato tacciato dai tassisti, nella migliore delle ipotesi, come illegale e abusivo, oltre a generare scontri e risse, purtroppo per loro sta conquistando quote di mercato.
Lo certifica, è il caso di dirlo, la società Certify, secondo la quale nel 2015, per la prima volta, le persone in trasferta o in viaggio di lavoro hanno utilizzato più Uber (nel 41% dei casi) rispetto ai taxi (20%) e alle auto a noleggio (39%).
La crescita di Uber sul mercato professional sembra quindi costante anche perché, sempre secondo le rilevazioni di Certify, nel primo trimestre 2015 la società aveva un tasso di utilizzo ben più basso rispetto a quello delle auto a noleggio o del trasporto aereo, scalando però posizioni trimestre dopo trimestre, fino a raggiungere la vetta della classifica.
Abbiamo parlato di trasporto aereo non a caso, perché pare che uno dei prossimi business di Uber, almeno per quanto riguarda il mercato dei servizi professionali, sia l’allestimento di una flotta di elicotteri da affiancare a quella di automobili.
In occasione del Sundance Film Festival che si tiene in questi giorni nello Utah, negli Stati Uniti, chi arriva all’aeroporto di Salt Lake City può prenotare un elicottero per recarsi al festival utilizzando la app di Uber. Un test al quale, probabilmente, i gestori dei servizi di aerotaxi guardano con preoccupazione…