Che lavoratori autonomi, partite Iva e il mondo delle professioni stiano cominciando ad assumere una certa importanza agli occhi del Governo, non solo con i proclami di facciata, pare essere finalmente un dato di fatto. Lo dimostra il recente dibattito sullo Statuto del lavoro autonomo.
Proprio su questo argomento sì è tenuto la scorsa settimana a Roma, al Tempio di Adriano, un incontro organizzato da Confprofessioni Lazio, al quale hanno partecipato rappresentanti del Governo, del Parlamento, dei sindacati e, appunto, del mondo delle professioni. Tema dell’incontro, lo Statuto del lavoro autonomo e la Carta dei diritti universali della Cgil.
L’evento è stato articolato su tre tavole rotonde, durante le quali si sono affrontati i temi più rilevanti del provvedimento varato dal Governo sulle professioni. La prima sessione dei lavori è stata dedicata a “Il Jobs act del lavoro autonomo”, la seconda a “La previdenza dei professionisti”, la terza a “Dal diritto del lavoro ai diritti del lavoratore”.
Secondo il presidente di Confprofessioni Lazio, Andrea Dili, “il ddl sullo Statuto del lavoro autonomo e la carta universale dei diritti universali della Cgil rappresentano una svolta fondamentale della politica e dei sindacati verso l’universo delle professioni“.
Il presidente nazionale di Confprofessioni, Gaetano Stella, ha invece ricordato come “il Ccnl studi professionali risponde alle nuove esigenze del mercato del lavoro. Abbiamo dato vita a forme di tutele a dipendenti e datori di lavoro; ora siamo pronti ad estendere il welfare contrattuale ai lavoratori autonomi, ma è necessario un intervento normativo per assicurare una deducibilità contributiva per i lavoratori autonomi e partite Iva“.