Risolto il mistero legato al termine ultimo per la trasmissione alle Entrate di alcuni dei dati più importanti per i contribuenti, da inserire nel 730 precompilato. Si tratta di voci come le spese per la riqualificazione energetica degli edifici e per il recupero del patrimonio edilizio: rimane fissato al 28 febbraio.
Il 13 gennaio scorso, infatti, il ministero delle Finanze aveva sparso il panico tra contribuenti e sostituti d’imposta firmando un decreto il cui testo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, riportava come termine ultimo per presentare le spese per la riqualificazione energetica e per il recupero del patrimonio edilizio al 31 gennaio, scorporandolo da quello per presentare le spese universitarie e le spese funebri, che rimaneva fissato al solito 28 febbraio.
Ci hanno pensato alcune associazioni del settore edilizio, preoccupate da questo anticipo della data per presentare le spese per la riqualificazione energetica e per il recupero del patrimonio edilizio, a interpellare il Mef, il quale ha ammesso l’errore.
Secondo il ministero si è trattato infatti di un “errore materiale”, e quindi rimane fissato al 28 febbraio di ogni anno il termine per presentare le spese di riqualificazione energetica e affini. Il ministero ha colto anche l’occasione per sottolineare che la trasmissione alle Entrate di questi dati è a carico delle banche e non dei contribuenti.