Nei giorni scorsi si è tenuto a Roma un importante incontro tra una rappresentanza del Consiglio nazionale dei commercialisti, composta dal presidente Gerardo Longobardi e dal consigliere nazionale con delega alla fiscalità, Luigi Mandolesi, e il viceministro dell’Economia con delega alle Finanze, Luigi Casero.
Oggetto dell’incontro, fortemente voluto dai commercialisti italiani, al centro del quale sono state poste le semplificazioni finalizzate alla riduzione dei costi degli adempimenti fiscali per i contribuenti. In quest’ottica, i commercialisti hanno consegnato a Casero un documento di proposte di modifica della disciplina fiscale sui lavoratori autonomi.
Tra le proposte dei commercialisti:
- richiesta di eliminazione degli studi di settore per i professionisti;
- proroga automatica dei termini per la presentazione di dichiarazioni e comunicazioni fiscali e per il versamento dei tributi di competenza dello Stato e degli enti locali, qualora si verifichino ritardi nella pubblicazione dei provvedimenti attuativi o del software applicativo necessario all’effettuazione degli stessi adempimenti;
- sospensione feriale, dall’1 al 31 agosto, dei termini amministrativi tributari a carico dei contribuenti;
- obbligo di accettare pagamenti effettuati tramite POS circoscritto solo a quanti esercitano un’attività rivolta a una clientela di consumatori finali.
Secondo Casero, l’incontro è stato “estremamente soddisfacente. Confido nella possibilità che le proposte formulate oggi dai commercialisti possano velocemente trasformarsi in provvedimenti legislativi in grado di produrre un tangibile taglio dei costi a carico di imprese, professionisti e contribuenti tutti per gli adempimenti fiscali. Un impegno che avevo assunto proprio in occasione del Convegno nazionale dei commercialisti tenutosi lo scorso anno a Rimini e che sta andando avanti con risultati concreti”.
Dal canto loro, Longobardi e Mandolesi hanno ricordato come “il nostro documento contiene proposte molto dettagliate, non partigiane ma utili per l’intera collettività, che ci auguriamo possano a breve trasformarsi in norme di legge. La collaborazione fattiva da tempo avviata con il MEF ci lascia ben sperare”.