Buone notizie per i contribuenti che, a vario titolo, non risultano in regola con alcuni adempimenti fiscali. Nei giorni scorsi l’Agenzia delle Entrate ha infatti precisato che è possibile applicare le modifiche più favorevoli introdotte dalla riforma delle sanzioni amministrative anche alle violazioni commesse in passato, anche se già contestate, facilitando il ravvedimento.
Ciò che conta è che gli atti relativi a tali violazioni non siano divenuti definitivi. Inoltre, sempre le Entrate, puntualizzano che le medesime misure più favorevoli vengono applicate anche nel ravvedimento operoso relativo alle violazioni commesse prima dell’1 gennaio 2016.
Secondo le istruzioni delle Entrate, il ravvedimento è possibile anche dopo l’avvio dei controlli formali e non è possibile solo con la comunicazione degli esiti che contenga l’indicazione delle somme dovute dal contribuente e non dalla richiesta di documentazione.
Qualora, nel momento in cui reperisce la documentazione richiesta, il contribuente si accorga di errori commessi nella dichiarazione, potrà comunque provvedere al ravvedimento a patto che il versamento delle somme con le relative sanzioni sia effettuato entro la data di ricezione della comunicazione degli esiti del controllo fiscale.