Se il franchising è un’opportunità di business importante nel nostro Paese, anche e specialmente in un momento economico non facile come quello che stiamo vivendo, lo stesso discorso vale per altri Paesi non lontani dall’Italia.
Uno di questi è la Romania, che offre grandi potenzialità nel settore del franchising, come testimonia questo interessante contributo che riportiamo integralmente dal sito Azfranchising.com, perché ci sembra particolarmente di valore e ricco di spunti per chi voglia intraprendere un’avventura in franchising in quel Paese.
Nonostante il quadro legislativo sul franchising in Romania sia in vigore già da alcuni anni, il settore ha avuto inizialmente uno sviluppo piuttosto lento nel paese, dovuto prevalentemente al valore dell’investimento iniziale necessario, alla scarsa conoscenza del concetto di franchising tra gli imprenditori romeni, alla difficoltà di reperimento di franchisee locali. Nonostante ciò, negli anni, questa forma di distribuzione ha conosciuto via via una crescita sempre maggiore. Relativamente alla tipologia, esistono due principali categorie di aziende che hanno sviluppato il sistema del franchising: aziende operanti a livello internazionale e aziende operanti a livello locale. I settori in cui il franchising in Romania è attualmente più diffuso, e lo sarà anche nel breve-medio termine, sono la ristorazione (Mc Donald’s, Pizza Hut, KFC, Dunkin Donut’, Fornetti), il settore alberghiero (Best Western, Howard Johnson, Holiday Inn), la moda (Terranova, Motivi, Lacoste, Marks & Spencer, Max Mara), l’abbigliamento sportivo (Adidas, Nike), i cosmetici (Body Shop, Beauty Shop) e le stazioni di rifornimento (Eni, Rompetrol, Petrom, MOL). Bucarest rappresenta la prima opzione per tutte le aziende operanti con il sistema del franchising ma il fenomeno ha preso piede anche in altre grandi città superiori ai 250mila abitanti. Il franchising si può considerare in Romania ancora un fenomeno abbastanza emergente ma il Paese ha una forte economia e una classe media crescente, un fattore molto importante per questa linea di business. Durante gli ultimi dieci anni, quindi, la Romania pare abbia aver accettato i concetti occidentali di fare business con una nuova percezione del valore dei brand e la creazione di un intero nuovo mercato, quello del franchising. Durante questo periodo, il mercato si è evoluto ed ormai è passato il pioneristico primo periodo durante il quale le maggiori compagnie entravano nel mercato per fare una serie di test e prove sviluppando solo in seguito il concetto vero e proprio di franchising. Ma che cosa spinge i franchisors ad entrare nel mercato rumeno? Innanzitutto la Romania con i suoi 22 milioni di abitanti circa rappresenta un mercato molto interessante visto anche che i consumatori rumeni sono molto recettivi e interessati ai brand internazionali. Inoltre, tutti i franchisee che si sono stabiliti in Romania hanno dato vita a storie di successo e l’idea di comprare un brand di successo e vendere un nome famoso ha fatto breccia nell’animo degli imprenditori rumeni. C’è ancora molto spazio per le aziende interessate ad entrare nel mercato rumeno. La A.R.F.R. (Franchise Network Association of Romania), è determinata ad assistere i nuovi franchisee per lo svolgimento delle operazioni necessarie, tramite studi e ricerche di mercato.