L’iniziativa Fare impresa in franchising in Lombardia, progetto pilota della Regione che si propone di sostenere l’occupazione e di rigenerare l’offerta commerciale nei centri urbani attraverso lo sviluppo di attività di franchising è stata presentata alla fine dello scorso mese ma ha già diviso favorevoli e contrari.
Favorevoli, coloro in quali vedono appunto nel progetto un’opportunità occupazionale e di ripopolamento commerciale dei centri cittadini; contrari coloro i quali paventano la trasformazioni di questi centri in centri commerciali, colonizzati dai grandi nomi italiani ed esteri del franchising.
Di certo c’è che chi vorrà aderire al progetto aprendo un punto vendita in franchising, si vedrà erogato un contributo a fondo perduto di 10mila euro per, ha sottolineato l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Mauro Parolini, “aprire una nuova attività negli oltre 820 negozi sfitti individuati dagli Enti Locali”.
“Ora – ha proseguito Parolini – apriamo la fase più importate, quella di ricerca dei franchisee interessati a cogliere questa sfida con l’obiettivo ben preciso di riaccendere le luci, alzare le saracinesche chiuse e rivitalizzare i centri storici coinvolti. Grazie alle sinergie e alle collaborazioni generate con le realtà che hanno aderito al programma, sarà possibile inoltre sommare al contributo regionale le agevolazioni rese disponibili dai Comuni, dalle Associazioni coinvolte e dai franchisor”.
Anche Parolini ha ricordato la duplice finalità del progetto Fare impresa in franchising in Lombardia: da un lato, il sostegno allo “sviluppo dell’occupazione e del lavoro autonomo”, dall’altro l’attivazione di “forme di contrasto alla desertificazione commerciale che subiscono i nostri centri urbani”.
“Abbiamo pertanto deciso di sfruttare le prerogative di questo settore, che permette di valorizzare l’imprenditoria locale, limitando i rischi di start-up – ha concluso Parolini -. Il franchising è inoltre una forma di attività economica che si presta alla eventuale riconversione di negozi al dettaglio tradizionali e garantisce all’imprenditore una maggiore capacità competitiva, oltre a formazione e assistenza”.