Quando si cambia un lavoro, sono molti gli aspetti da tenere in considerazione nel lasciare la vecchia azienda. Uno di questi è la gestione dell’account di e-mail aziendale, che è bene assicurarsi che venga disattivato nel momento in cui si lascia definitivamente il posto di lavoro.
Non è raro, infatti, che la vecchia e-mail aziendale risulti ancora attiva anche dopo mesi che si è lasciata l’azienda; una situazione che mette a rischio la privacy delle persone e i segreti industriali delle aziende e sulla quale è intervenuta di recente la Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro, che con un apposito parere, ha indicato che la disattivazione dell’ e-mail aziendale è obbligatoria qualora il rapporto di lavoro cessi.
I consulenti del lavoro ricordano che il Garante per la protezione dei dati personali ha emanato un apposito provvedimento, il n° 456 del 30 luglio 2015, con il quale ha confermato le interpretazioni formulate in precedenza sugli obblighi che ricadono sul datore di lavoro in caso di cessazione del rapporto professionale.
Si legge nel parere della Fondazione Studi sull’ e-mail aziendale: “Secondo quanto ribadisce il Garante, a conclusione del rapporto di lavoro il datore deve disattivare e rimuovere gli account degli ex dipendenti, oltre che adottare sistemi automatici per informare i terzi e fornire indirizzi alternativi con cui far proseguire le comunicazioni con l’azienda. Non basta, quindi, ricorrere al reindirizzo automatico ad un altro account di posta aziendale operativo”.
Inoltre, ricordano ancora i consulenti, l’azienda per non correre il rischio di avere ripercussioni sulla propria attività a causa di una casella e-mail ancora aperta, deve provvedere alla “disattivazione dell’account dell’ex dipendente per permettere al datore di accedere alle informazioni necessarie per la gestione della propria attività, contemperando alla legittima aspettativa di riservatezza sulla corrispondenza da parte di dipendenti-collaboratori nonché dei terzi”.