Sono tanti, in Italia, i cosiddetti Neet, ossia i giovani che non studiano, non lavorano ma che nemmeno cercano un’occupazione. Una risorsa importante per il Paese che però rischia di andare perduta se non viene aiutata almeno economicamente ad affrancarsi dalla propria condizione.
Proprio per sostenere i giovani Neet da questo punto di vista, dalla metà di gennaio 2016 partirà Selfiemployment, un fondo rotativo promosso dal ministero del Lavoro per favorire l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità dei giovani al di sotto dei 30 anni.
Il fondo sarà finanziato dal ministero del Lavoro per 50 milioni e da alcune regioni: Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Molise, Sicilia e Veneto. L’iniziativa, nelle aspettative del governo, dovrebbe estendersi almeno fino al 2020.
Selfiemployment consente ai giovani Neet iscritti al programma Garanzia Giovani di chiedere e ottenere prestiti agevolati per avviare la propria attività imprenditoriale. I prestiti saranno erogati attraverso un fondo, gestito da Invitalia, con una dotazione iniziale di 124 milioni di euro.
Le richieste di prestito da parte dei Neet potranno variare da un minimo di 5mila a un massimo di 50mila euro. Il finanziamento sarà erogato a tasso zero e senza bisogno di offrire garanzie personali. Il prestito dovrà essere restituito entro 7 anni.
Il ruolo di Invitalia sarà fondamentale. Oltre all’erogazione materiale dei fondi, aiuterà i giovani a realizzare i business plan, a controllare la misura del credito e farà da tutor ai giovani imprenditori che avvieranno le proprie start-up.