“Confassociazioni Terzo Settore è pronta per lanciarsi in campo guardando con attenzione tutte quelle associazioni, fondazioni e cooperative che credono nel valore professionale ed economico delle loro persone, dei servizi che offrono e dell’innovazione ed energia che investono quotidianamente di fronte alle sfide sociali”. Lo ha dichiarato in una nota la sua presidente, Paola Palmerini.
“I dati del terzo settore sono importanti – prosegue Palmerini -. Se guardiamo le sole imprese sociali, intese come organizzazioni no profit costituite dalla legge 155/2006, siamo a quota 768, ma se andiamo ad approfondire l’analisi, i numeri sono ben altri: 4 milioni di volontari che operano in modo strutturato in Italia, 25 ore settimanali che ogni volontario dedica a questa attività, 302mila le associazioni censite. E un totale economico che genera il 5% del prodotto interno lordo Italiano”.
“Di fronte ad un mondo così vasto, variegato, ma fortemente valoriale – prosegue ancora la presidente di Confassociazioni Terzo Settore – abbiamo preso in considerazione alcuni principi cardine su cui lavorare e che andremo a condividere non solo con le realtà associative del Terzo Settore italiano, bensì di quello internazionale: professionalità, competenza, trasparenza, cooperazione e fiducia. Con un obiettivo semplice e funzionale: lavorare ad un tavolo aperto tra aziende, stato, terzo settore e famiglie per dar vita ad un secondo welfare, un welfare non più solo aziendale, ma privato, dedicato al singolo cittadino”.
“Su queste basi, Confassociazioni Terzo Settore – conclude Paola Palmerini – apre i suoi lavori con tre tavole rotonde/incontri aperti nel 2016 (marzo-giugno-ottobre) su Identità Sociale nel Rilancio e Sviluppo delle Imprese: Ruolo e Strumenti e Professionalità dalla Voce del Terzo Settore, in cui, oltre al coinvolgimento di diverse competenze specifiche, si farà leva sulla dimensione degli iscritti e sulle relazioni e sostegno delle politiche di sviluppo”.