In un momento nel quale il mercato domestico stenta ancora a uscire dalle secche della crisi, gli investimenti esteri sono linfa vitale per le imprese. Lo sa anche Salvo Iavarone, Presidente di Confassociazioni International, che ha dichiarato in una nota: “Parte da Torino, il 19 gennaio prossimo, il ciclo di conferenze sugli investimenti esteri organizzato da Confassociazioni International in collaborazione con Unioncamere”.
“L’appuntamento è il primo di una serie di incontri organizzati insieme a Unioncamere – ha continuato Salvo Iavarone – che avranno luogo nel corso del 2016 presso le camere di Commercio di Milano, Venezia, Firenze, Roma, Napoli e Siracusa. A Torino, dopo i saluti di Vincenzo Ilotte, Presidente Camera di Commercio ospitante, Riccardo Alemanno, Vice Presidente Vicario di Confassociazioni e Saverio Delli Paoli, Coordinatore regionale Piemonte di Confassociazioni, ci sarà la mia introduzione come Presidente di Confassociazioni International”.
“A seguire, nella prima sessione si osserverà come il sistema Paese Italia viene proposto all’estero per invitare gli operatori ad investire. In questa occasione – ha continuato Iavarone che è anche Presidente di Asmef, Associazione Mezzogiorno Futuro – avremo come protagonisti il Presidente dell’ICE, Riccardo M. Monti, la Vicepresidente di Confindustria, Licia Mattioli, il Presidente Anci e Sindaco di Torino Piero Fassino, Bernardino Chiaia del Politecnico del capoluogo piemontese”.
“Nella seconda sessione verranno affrontati i possibili benefici che i territori possono ricevere se gli investimenti aumentano. Ne parleremo con Ivan Lo Bello, Presidente di Unioncamere, Alessandra Lanza della Fondazione Prometeia e Andrea Gavosto, Direttore della Fondazione Agnelli”.
“Infine, nella terza sessione, Sergio Chiamparino, Presidente della Regione Piemonte, ci racconta cosa fa il Piemonte, e come lo fa, insieme a Giuseppe Donato, Presidente del Ceip. Concluderà il dibattito Angelo Deiana, Presidente Nazionale di Confassociazioni”.
“Come mai Confassociazioni International sta lavorando a questa iniziativa? Il 2014 – ha sottolineato Iavarone – registra una crescita del 3,5% degli investimenti diretti dall’estero, ma siamo ancora molto indietro: restiamo in coda alla graduatoria europea, superiori solo alla Grecia. Eppure, in un mondo che vola sugli scambi internazionali, una crescita in questo segmento potrebbe risultare preziosa. Perché iniziamo in Piemonte? Perché si tratta di una case history positiva. Il Nordovest attrae da solo il 65% degli investimenti totali. Seguono il Centro (18,5%), il Nordest (13,8%), e in coda il Sud (2% appena). Al termine del percorso di studi e confronto in collaborazione con Unioncamere, indicheremo in un documento condiviso al Governo alcune azioni possibili tese a favorire una crescita degli investimenti diretti dall’estero”.