Con il nuovo anno sono scattate le rivalutazioni di reddito necessarie per accedere agli assegni familiari. Lo ha reso noto l’Inps, con una circolare ad hoc nella quale ha specificato i nuovi limiti di reddito familiare ai fini della cessazione o riduzione della corresponsione di assegni familiari e quote di maggiorazione di pensione e i limiti di reddito mensili per l’accertamento del carico ai fini dei diritto agli assegni familiari.
Si tratta di disposizioni che si applicano ai soggetti che sono esclusi dalla normativa generale in materia di assegni familiari: coltivatori diretti, coloni, mezzadri, piccoli coltivatori diretti, pensionati delle gestioni speciali, lavoratori autonomi.
Per tutte queste categorie e per quelle che già rientrano nella normativa sugli assegni familiari, la cessazione del diritto a fruire dei trattamenti di famiglia non implica la cessazione di altri diritti e benefici che dipendono dalla vivenza a carico o che ne sono collegati.
La circolare dell’Inps riporta anche i nuovi importi delle prestazioni:
- 8,18 euro/mese per coltivatori diretti, coloni, mezzadri, figli ed equiparati;
- 10,21 euro/mese per pensionati delle gestioni speciali, lavoratori autonomi, piccoli coltivatori diretti, per il coniuge, per i figli ed equiparati;
- 1,21 euro/mense per piccoli coltivatori diretti, genitori ed equiparati.