Sono molti gli immobili di proprietà dello Stato che, inutilizzati e a volte fatiscenti, rappresentano un costo se non uno spreco. E alcuni di essi potrebbero invece trasformarsi in ottimi affari. È il caso di alcuni fari, per i quali recentemente il Demanio ha emesso un bando di gara per il loro affitto 50ennale, che ha registrato un successo di adesione.
Si tratta di 11 fari di pregio storico e paesaggistico, sparsi tra Centro e Sud Italia, per il cui recupero e riuso sono arrivate al Demanio 39 proposte. A presentarle, sia immobiliari, sia associazioni ambientaliste e locali, sia investitori esteri.
Nel dettaglio, i fari interessati dal bando sono 7 gestiti dal Demanio e 4 dal ministero della Difesa. I primi sono il faro di Brucoli ad Augusta (SR), il faro di Murro di Porco a Siracusa (SR), il faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (TP), il faro di Punta Cavazzi a Ustica (PA), il faro di Capo d’Orso a Maiori (SA), il faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA), il faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG).
I fari gestiti dal Ministero della Difesa, sono quelli di Punta del Fenaio sull’Isola del Giglio (GR), il faro di Capel Rosso sempre al Giglio, il faro Formiche di Grosseto e quello di Capo Rizzuto a Isola di Capo Rizzuto (KR).
Tra i fari offerti in affitto, quello che ha ricevuto più proposte, 7, è stato quello di Capo d’Orso, quello con meno offerte, 0, il faro di Isola di Capo Rizzuto.
Una volta chiuso il bando, due commissioni, appositamente costituite per l’Agenzia del Demanio e per il ministero della Difesa, apriranno i plichi con le offerte in seduta pubblica verificando la correttezza formale della documentazione presentata.
Le proposte idonee al recupero e riuso dei fari saranno valutate secondo il criterio dell’offerta “economicamente più vantaggiosa“, risultato della proposta progettuale, valutata con punteggio pari al 60%, e della proposta economica, punteggio massimo pari al 40%.
Le proposte progettuali dovranno essere coerenti con gli indirizzi e le linee guida del progetto Valore Paese – FARI, per le quali i fari potranno accogliere iniziative ed eventi di tipo culturale, sociale, sportivo o essere utilizzati per la scoperta del territorio.