Nel pieno dell’euforia scatenata dalle prime previsioni di un Natale col segno più da 7 anni a questa parte, Confcommercio è intervenuta su un tema che sente suo da tempo e sul quale ha le idee chiare: l’utilizzo del bancomat e, più in generale, della moneta elettronica per i pagamenti di piccola entità.
L’occasione è venuta da un emendamento alla Legge di Stabilità 2016 promosso da un deputato Pd per incentivare l’utilizzo di bancomat e moneta elettronica anche per transazioni di importo inferiore a 5 euro. Un aspetto sul quale il nostro Paese è drammaticamente indietro rispetto a buona parte del mondo civilizzato; un po’ per una certa diffidenza e non abitudine all’utilizzo di questo strumento di pagamento, un po’ (soprattutto…) per i costi fissi e le commissioni che gli esercenti devono sostenere per avvalersi degli incassi col bancomat.
Il deputato Pd Sergio Boccadutri, responsabile innovazione del Partito democratico, il quale ha elaborato l’emendamento, sostiene infatti che il costo del servizio per gli esercenti “non può essere superiore ai costi che lo stesso beneficiario avrebbe sostenuto per l’accettazione di analoghi pagamenti in contanti”.
Proprio su questo aspetto ha ribadito la propria posizione Confcommercio, per bocca del presidente Carlo Sangalli :“Sui pagamenti di piccolo importo con bancomat la commissione fissa attualmente applicata dalle banche alle imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti resta elevata ed assorbe molto spesso i margini di profitto degli imprenditori”.
“Prima di prevedere nuovi obblighi e vincoli per le imprese – ha concluso Sangalli parlando di bancomat e moneta elettronica -, è pertanto indispensabile procedere ad un generalizzato abbassamento delle commissioni bancarie che dovrebbero essere in ogni caso fissate in misura percentuale all’importo incassato, escludendo qualsiasi quota fissa a carico delle imprese”.