Il settore della ristorazione italiana si conferma un comparto chiave, tanto per l’economia del Paese quanto per il settore del turismo. Un ruolo di driver, quello della ristorazione, che è stato ben illustrato nei giorni scorsi dal presidente della Fipe, Lino Stoppani, durante l’assemblea annuale della Federazione Italiana Pubblici Esercizi.
Le potenzialità della ristorazione e del comparto dei pubblici esercizi è dimostrata dagli 8,4 miliardi di euro che in questo 2015 saranno spesi dai turisti stranieri in Italia, +5% rispetto al 2014.
“La cucina italiana – ha sottolineato Stoppani – è la più apprezzata e la più imitata al mondo. Per i turisti stranieri è uno dei principali motivi di viaggio in Italia, addirittura il primo per ritornarci. Nonostante ciò, spesso non riusciamo a valorizzare adeguatamente le potenzialità che il settore potrebbe esprimere attraverso efficaci azioni di promozione e comunicazione”.
Nonostante questo, Stoppani ha fatto capire che nel settore della ristorazione si respira aria di ripresa: “L’ufficio studi Fipe stima per il 2015 una crescita dei consumi dello 0,8%, mentre oltre l’80% degli italiani prevede di spendere di più al ristorante nei prossimi sei mesi. Anche tra le imprese della ristorazione c’è maggiore fiducia nel futuro; nel terzo trimestre di quest’anno il sentiment è tornato ai livelli del 2007. Non tutto però va a gonfie vele: il settore è caratterizzato da forte densità e competitività imprenditoriale, non sostenute da un tessuto produttivo abbastanza robusto. Questo si traduce in un numero molto elevato di chiusure: tra gennaio e settembre del 2015 sono state aperte quasi 13mila imprese mentre ben 20mila sono quelle che hanno chiuso i battenti: un saldo negativo di circa 7mila imprese”.
“L’Italia ha un modello di pubblico esercizio unico al mondo per la sua eterogeneità, qualità e diffusione – ha concluso il presidente Fipe, facendo il punto sulla ristorazione italiana -. I bar che popolano le nostre città e le nostre province fungono da luoghi di socialità, nonché di integrazione culturale, capaci di trasformarsi nel tempo insieme alle esigenze dei consumatori. Fipe celebra quindi il suo settantesimo anniversario certa della centralità del ruolo di bar e ristoranti non solo dal punto di vista economico e di immagine, ma soprattutto in quanto luoghi di aggregazione in cui si mantengono e rinvigoriscono le tradizioni gastronomiche e sociali alla base del nostro essere italiani”.