Tra novembre e dicembre i proprietari di casa e gli affittuari devono far fronte a una serie di importanti scadenze. Il 16 dicembre tocca infatti al versamento del saldo Imu e Tasi 2015, mentre il 30 novembre è la data di scadenza per il secondo acconto della cedolare secca sugli affitti.
Partendo da Imu e Tasi, i contribuenti devono ricordarsi di versare la differenza tra quanto dovuto per l’anno sulla base delle aliquote definitive 2015 deliberate dai vari Comuni, e quanto versato con la prima rata sulla base delle aliquote deliberate per l’anno 2014.
Per il saldo di Imu e Tasi 2015 vale quanto pubblicato sul sito delle ministero delle Finanze in data 28 ottobre 2015, dal momento che i Comuni avrebbero dovuto a trasmettere il testo delle delibere all’ufficio per il federalismo fiscale entro il 21 ottobre scorso.
Oltre a Imu e Tasi, poi, tocca alla cedolare secca sugli affitti. Entro la fine di questo mese, va versato il secondo acconto della cedolare secca. Ricordiamo che l’aliquota è del 10% per i contratti a canone concordato e del 21% per le altre tipologie di affitto.
La medesima aliquota ridotta del 10% si applica ai contratti cosiddetti calmierati, sottoscritti nei Comuni dove è stato dichiarato lo stato di emergenza in seguito a calamità naturali. Qualora il 2015 fosse il primo anno di opzione per la cedolare secca, non è necessario versare alcun acconto poiché l’imposta sarà pagata interamente a saldo.