Quella che sembrava una subdola minaccia, far pagare il canone Rai in bolletta, è diventata una imbarazzante realtà. Con il passare delle settimane, infatti, e con il via libera alla Legge di Stabilità 2016, il destino del canone Rai è andato via via definendosi, fino a incanalarsi sulla cifra di 100 euro annuali (contro gli attuali 113,50) e al reale inserimento nella bolletta elettrica.
L’idea bislacca del governo è infatti quella secondo cui l’esistenza di un’utenza per la fornitura di energia elettrica ad uso domestico con residenza anagrafica nel luogo di fornitura, implica il possesso o l’utenza di un apparecchio radio-ricevente con conseguente obbligo di pagamento del canone Rai.
Da questa logica marziana discende dunque il fatto che il pagamento del canone Rai avverrà con l’addebito dello stesso nelle fatture emesse dall’azienda fornitrice dell’energia elettrica; all’interno della bolletta, sarà una voce distinta e non imponibile ai fini fiscali.
Toccherà a un apposito decreto, da emanare entro il 15 febbraio 2016, definire modalità e rateizzazione del canone Rai. Ciò che è certo è che la Legge precisa che il canone è dovuto un’unica volta per tutti gli apparecchi detenuti o utilizzati nel luogo di residenza o dimora.