In un quadro macroeconomico che, sia per le imprese sia per le famiglie, continua all’insegna del grigiore, ogni tanto compare qualche notizia positiva a fare ben sperare. Nello specifico si tratta dei tempi di pagamento delle fatture tra famiglie e imprese che, nel 2015, sono scesi a una media di 48 giorni, contro i 75 del 2014.
Il dato emerge da una ricerca effettuata dall’Ufficio studi della Cgia, che ha elaborato dati provenienti da Intrum Justitia. Va sottolineato che il calo arriva quasi al 40%, anche se si tratta di tempi di pagamento che sono oltre il doppio rispetto alla media europea (23 giorni).
Guardando poi ai tempi di pagamento tra famiglie e imprese in altri Paesi, si vede che in Spagna le fatture sono saldate in media dopo 45 giorni, in Francia dopo 33, in UK dopo 15 e in Germania dopo 13.
Un dato significativo questa diminuzione dei tempi di pagamento tra privati e imprese che ha una spiegazione logica, secondo il Coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia, Paolo Zabeo: “Al netto delle prestazioni che vengono pagate a vista, in questi ultimi anni le imprese, principalmente quelle artigiane, sono diventate più prudenti. Innanzitutto hanno cominciato a selezionare la clientela e in secondo luogo hanno investito parecchio nel recupero crediti. Nel settore dell’edilizia e dell’autoriparazione, in particolar modo, è diventata una consuetudine farsi anticipare alcune spese dai nuovi clienti, come ad esempio l’acquisto dei materiali e dei pezzi di ricambio. Grazie a questi accorgimenti molte aziende sono riuscite ad accorciare i tempi e, soprattutto, i mancati pagamenti”.
Inoltre, il nostro Paese non rinuncia a vestire altre due maglie nere dei tempi di pagamento, quella delle transazioni commerciali tra Pubblica amministrazione e fornitori e quella dei tempi di pagamento tra imprese private: nel primo caso si tratta, in media, di 144 giorni, nel secondo di 80.