Il commercio in franchising fattura in Italia 23 miliardi all’anno, rappresenta il 7% dell’intera rete distributiva e l’1,3% del Pil. Come formula commerciale sta vivendo una seconda giovinezza grazie alla globalizzazione, alla crescita del digitale e all’evoluzione del retail.
Di tutto questo si è parlato al 30esimo Salone Franchising Milano, aperto in Fiera Milano a Rho Pero, che chiude oggi. Il Salone è a due passi da Expo 2015 e contiguo alla fiera della ospitalità Host.
Oltre 200 aziende commerciali hanno incontrato nelle giornate del Salone tutti coloro che si sono dimostrati interessati all’apertura di un negozio in franchising, in una tre giorni che ha visto anche diversi corsi di formazione gratuiti sul franchising.
Nell’attività convegnistica del Salone Franchising Milano, che si è affiancata all’esposizione e all’incontro B2B tra franchisor e franchisee (affilianti e affiliati), si è parlato dell’evoluzione del franchising e del retail in generale.
Il rapporto tra catena franchisor e l’affiliato sta evolvendo in una collaborazione che comprende anche una condivisione sulla scelta di nuovi format, degli assortimenti e di nuove formule di vendita, come ha riferito una ricerca presentata al Salone da Confimprese.
E l’e-commerce non è più vissuto come canale concorrenziale, ma si affianca sempre più all’attività del negozio fisico: è possibile acquistare sul web e ritirare in negozio, utilizzare il sito per mostrare più prodotti di quanti siano in vetrina e utilizzare l’attività multicanale per fidelizzare al massimo la clientela.
Al Salone Franchising Milano si è capito come per avere successo serve un’efficienza energetica che si misura in termini di relazioni, innovazione, collaborazione, apertura, intelligenza, conoscenza, dinamismo. Si può perfino misurare quanto un’azienda sia proiettata verso il futuro, o, al contrario ripiegata in sé stessa e destinata al fallimento: al Salone è stata infatti presentata la prima formula di rating energetico di un retail, chiamata “R+++”.
Nell’apposita area realizzata da Salone Franchising Milano, si è riflettuto sull’efficienza della propria attività commerciale con incontri di approfondimento del Centro Studi, composto dagli esperti di RDS & Company (la società di consulenza che ha organizzato il Salone), per definire il rating dell’azienda e imbastire un programma di accelerazione e innovazione.
Intanto il franchising italiano si affaccia sui mercati esteri, in primis quello europeo. In un workshop di Federfranchising/Confesercenti è stato ricordato che il 17% dei franchisor italiani già opera all’estero, soprattutto nel campo della ristorazione dove combattono il fenomeno imitativo della gastronomia e rispondono a una crescente domanda della qualità e della ampia gamma dell’alimentare made in Italy.