Sono in molti a sostenere che le erogazioni di finanziamenti alle imprese da parte delle banche sono ripartite con l’alleggerirsi della crisi. Una valutazione che è tutto sommato vera, se si considera però che il segno meno permane comunque davanti alle percentuali di variazione.
Secondo gli ultimi dati forniti dalla Banca d’Italia, infatti, nel 2014 le erogazioni di finanziamenti alle imprese piccole e medie hanno continuato a calare anche se in modo inferiore rispetto all’anno precedente e sono passate dal -5,1% del 2013 al -2% del 2014.
Bankitalia sostiene che gli istituti di credito hanno erogato con maggiore facilità finanziamenti alle imprese senza debiti deteriorati: nell’industria manifatturiera, i finanziamenti sono aumentati dello 0,5%, a fronte di un calo, nel 2013, del 3,6%.
Un trend confermato per il 2015 dai dati pubblicati di recente dall’Abi ed elaborati su un campione rappresentativo di banche. Secondo questi dati, i finanziamenti alle imprese nel corso dei primi otto mesi di quest’anno sono cresciuti del 16% rispetto allo stesso periodo del 2014. In questo totale, le attività manifatturiere sono circa il 24%.
Altro indicatore legato ai finanziamenti alle imprese che ha fatto registrare un miglioramento è stato quello relativo alle condizioni di offerta del credito: dal 2014 i tassi di interesse sui nuovi prestiti bancari sono calati di circa 120 punti base, tanto che ad agosto di quest’anno il tasso sui nuovi prestiti alle società non finanziarie è stato del 2,06% che, comparato con il 5,48% della fine del 2007 (inizio della crisi) dà l’idea delle dimensioni del calo.