Il governo tira dritto sull’ipotesi di inserire il canone Rai nella bolletta elettrica degli italiani. Una misura che, secondo l’Esecutivo, potrà essere il modo più efficace per ridurre l’evasione di una delle imposte meno pagate dagli italiani.
L’alta evasione del canone Rai è un fatto endemico, dovuto probabilmente alla difficoltà di effettuare controlli efficaci sugli evasori, ma anche alla visione che molti hanno di questa imposta come di un anacronismo inutile, nato in un periodo nel quale le condizioni del mercato televisivo erano del tutto diverse e rimasto con l’unico obiettivo di foraggiare un carrozzone nelle mani dei partiti, farcito di raccomandati e la cui offerta solo con l’introduzione del digitale terrestre ha ricominciato a sfiorare la decenza, dopo anni di scandalosa insipienza.
Le prime ipotesi che circolano sulle modalità di pagamento del canone Rai in bolletta parlano di una divisione in sei rate da 16,66 euro ciascuna, per un totale di 100 euro all’anno circa. Chi vorrà essere esentato dal pagamento del canone Rai dovrà dimostrare di non possedere televisori o connessioni internet, mentre i morosi incorreranno in una sanzione da 500 euro.
Per evitare di fare più danni di quanti, comunque, farà, il canone Rai in bolletta sarà inserito solo nelle utenze elettriche domestiche relative all’abitazione di residenza. Il che significa che pagheranno il canone Rai i proprietari delle prime case ma anche gli affittuari. Sono escluse le utenze commerciali e industriali, ma scommettiamo che, a breve, non si faranno mancare nemmeno quelle, che si ritroveranno tra i piedi il canone Rai. Come una persecuzione.