Dopo che l’estate 2014 si era rivelata disastrosa per il turismo italiano a causa di un meteo infame, la stagione che si è quasi conclusa porta una boccata di ossigeno soprattutto per gli operatori del turismo nelle località di mare, con prezzi degli hotel in crescita del 15% rispetto al 2014 e l’Italia in testa alle preferenze dei turisti francesi, tedeschi e britannici.
A scattare una fotografia dell’andamento del turismo nell’estate 2015 relativamente alle località di mare italiane ci ha pensato l’Osservatorio trivago, dalla cui analisi, a pochi giorni dalla chiusura ufficiale della stagione estiva, emergono conferme e novità.
Le ricerche hotel su trivago.it hanno mostrato quest’anno una netta prevalenza delle località balneari italiane come le preferite dal turismo estivo. La classifica delle 15 mete italiane più ricercate per soggiorni tra luglio e agosto vede sul podio Rimini-Riccione-Lido di Jesolo, mentre vari sali e scendi si rilevano dalla settima posizione di Otranto in poi, oltre all’ingresso in classifica di Tropea e Porto Cesareo.
Chi invece ha scelto una vacanza all’insegna del turismo culturale e artistico, si è orientato soprattutto sulle città europee, con Barcellona in testa, seguita da Parigi e Londra. Brilla il sesto posto di Milano, città solitamente poco ricercata per il turismo estivo; innegabile l’effetto Expo 2015 che oggi porta la città a essere la meta più ricercata dagli italiani tra settembre e ottobre. Venezia, invece, meta classica del turismo italiano, è fuori dalla top 15 dell’estate, dove entra invece Napoli al 14esimo posto.
Venendo invece alle rilevazioni sui prezzi delle strutture ricettive tra luglio e agosto, i dati dell’Osservatorio trivago evidenziano una crescita media delle tariffe del 15% rispetto al 2014. Lo scorso anno lo scarto sul 2013 era stato del 3%. Tra le destinazioni italiane più ricercate, è Porto Cesareo a registrare il maggior incremento delle tariffe sul 2014 (28%), seguita da Milano dove l’aumento dei prezzi si attesta in media al 28% contro il 6% dello scorso anno, a riprova dell’influenza del turismo legato a Expo 2015.