I consulenti del lavoro lanciano l’allarme: i fondi a sostegno degli sgravi triennali previsti dal governo per favorire la stabilizzazione delle assunzioni nelle aziende (1,8 miliardi) sono agli sgoccioli. Anzi, secondo la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro si sono già esauriti il mese scorso e per coprire i rimanenti 4 mesi del 2015 sono necessari altri 3 miliardi.
L’esonero contributivo reso possibile dagli sgravi triennali si è dimostrato, nei primi 7 mesi del 2015, uno strumento formidabile per le aziende, che ne hanno fatto largo uso per stabilizzare i propri dipendenti. A molti ha fatto gola lo sconto fino a 8.060 euro per 3 anni sulle assunzioni a tempo indeterminato effettuate fino al 31 dicembre 2015.
Un utilizzo importante, che ha prodotto un boom di assunzioni a tempo indeterminato che ha finito con il mettere in difficoltà i conti dell’esecutivo. I dati pubblicati dall’Inps sui rapporti di lavoro a tempo indeterminato instaurati nei primi 7 mesi di quest’anno (786mila) confermano dunque le stime dei Consulenti del Lavoro sugli sgravi triennali: “Sono esauriti i soldi stanziati per l’esonero contributivo. A fronte di 1,8 miliardi stabiliti a copertura, al 31 agosto 2015 sono stati spesi oltre 1,9 miliardi di euro. I dati forniti dall’Inps confermano le nostre stime che prevedono un numero di assunzioni agevolate a fino anno di 1 milione e 150mila rapporti di lavoro e una spesa complessiva di poco meno di 5 miliardi dunque una esigenza di copertura di 3 miliardi“.
Per ora dal Tesoro e dal Governo non commentano queste stime, ma è comunque prevedibile che nelle prossime settimane si proceda a integrare le risorse stanziate per gli sgravi triennali (purché si trovino le risorse necessarie…) per poter arrivare almeno fino alla fine del 2015.