In Italia e nel mondo, le imprese familiari producono circa il 70% del prodotto interno lordo globale, stando ai dati della ricerca “Up close and professional: the family factor”, condotta da PWC nel 2014. Per molte di esse il cosiddetto passaggio generazionale rappresenta spesso non tanto una sfida, quanto un problema. Sempre secondo la ricerca, nei prossimi 5 anni il 40% delle imprese familiari cercherà di rendere più organizzata e professionale la propria attività di impresa, anche in previsione del passaggio generazionale.
Numeri, questi della ricerca, che divergono su alcuni aspetti importanti, specialmente su quello del fatturato. Nel mondo, infatti, il 65% delle imprese familiari lo ha visto crescere, mentre in Italia l’incremento ha interessato solo il 52% di esse a fine 2014, addirittura in calo rispetto al 2012, quando era al 60%.
Del resto, la ricerca sottolinea come, a livello globale, il 53% dei soggetti intervistati ha pianificato la successione dei ruoli senior nelle proprie imprese familiari, percentuale che, in Italia, crolla al 35%.
Eppure certi aspetti, specialmente da noi, dovrebbero essere presi in considerazione dai titolari di imprese familiari, perché un’operazione di passaggio generazionale e di successione ha anche degli impatti fiscali importanti sull’azienda.
Al momento, infatti, l’Italia è uno dei Paesi europei che gode dell’aliquota più bassa per l’imposta di successione e donazione: dal 4% all’8%. Un vantaggio notevole, visto che in Paesi come la Francia vige una aliquota massima del 40% e in Germania del 50%. Da noi, invece, l’imposta di successione in linea retta prevede una franchigia di 1 milione di euro, che scende a 100mila euro per i fratelli e le sorelle. Un’occasione da sfruttare per le imprese familiari che hanno in previsione la gestione del passaggio generazionale.
Purché, però, siano sufficientemente managerializzate. Ancora la ricerca PWC sottolinea infatti come sia proprio il passaggio generazionale il tallone di Achille delle imprese familiari che non hanno intrapreso un corretto percorso di managerializzazione. Nel mondo, solo il 16% delle imprese familiari sostiene di avere già avviato processo di successione, in Italia solo il 9% di loro.