La Delega fiscale approvata la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri, lo abbiamo scritto, è sicuramente perfettibile, ma intanto c’è. L’approvazione definitiva degli ultimi cinque decreti attuativi della Delega fiscale ha infatti messo fine a un iter cominciato troppi anni fa e articolato in diversi punti che mettono ordine su differenti aspetti della fiscalità.
Uno dei più importanti decreti attuativi della Delega fiscale approvati la scorsa settimana riguarda le sanzioni e le soglie di punibilità dei reati tributari. Le prime troveranno applicazione a partire dal 1° gennaio 2017, mentre le seconde 15 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Di fatto con le nuove regole introdotte da questo decreto della Delega fiscale, l’esecutivo punta, sotto il profilo delle sanzioni amministrative, a rendere meno onerosi i costi per i contribuenti che si mettono in regola col Fisco, purché correggano le proprie omissioni o i propri errori il prima possibile. Mano più pesante sul lato delle pene in caso di frodi, ma, dall’altro lato, un innalzamento delle soglie per gli omessi versamenti di Iva (che passano da 50mila a 250mila euro) e ritenute (che passano da 50mila a 150mila euro) a favore di chi non dispone di sufficiente liquidità per pagare le imposte a causa di difficoltà indotte dalla crisi economica.
Un altro decreto attuativo della Delega fiscale riguarda la riscossione con l’aggio sulle cartelle di Equitalia che cambia rispetto all’8% precedente. Il decreto stabilisce infatti una percentuale variabile, secondo questo schema: 1% per la riscossione spontanea, 3% o 6% per la riscossione coattiva, con il 3% applicato a chi provvede al pagamento entro 60 giorni dalla notifica della cartella e il 6% applicato a chi supera tale scadenza.
La Delega fiscale prevede poi un decreto su contenzioso e interpelli, con il quale si allarga lo strumento della mediazione tributaria (obbligatoria dal 2012 ma solo per le liti con l’Agenzia delle Entrate) a tutte le contestazioni fino a 20mila euro, comprese quelle sui tributi locali come Tari e Imu. Altra novità: la mediazione sarà ammissibile anche in secondo, mentre ora è ferma al primo.
Importante anche il decreto sulle agenzie fiscali, il cui obiettivo è quello di ottenere convenzioni tra Mef e amministrazione tributaria che favoriscano l’adempimento spontaneo dei contribuenti.
Infine, il decreto attuativo della Delega fiscale che affida al Governo la stesura di un programma che, di anno in anno, riordini le spese fiscali monitorando i risultati della lotta all’evasione. L’Esecutivo è infatti investito del compito importantissimo di controllare le agevolazioni fiscali ogni 5 anni dalla loro introduzione e di presentare, attraverso i documenti di finanza pubblica, un controllo annuale che consenta di calcolare i recuperi da evasione fiscale da destinare al fondo taglia-tasse. Un’azione finora sempre pubblicizzata ma non ancora messa in atto pienamente.