Il ddl concorrenza continua a turbare i sonni di molti professionisti, dai notai agli avvocati. Proprio questi ultimi sono particolarmente attivi presso le sedi istituzionali per cercare di far apportare modifiche a un testo che non convince più di tanto in diversi punti.
Ecco perché questa settimana il ddl concorrenza è stata una delle portate più calde servite nel menu dell’incontro che c’è stato, nella sede del ministero dello Sviluppo Economico, tra il presidente del Consiglio Nazionale Forense, Andrea Mascherin, e il ministro Federica Guidi. Un incontro durato un’ora nel quale, fa sapere il Consiglio Nazionale Forense, “il ministro Guidi ha dimostrato grande disponibilità all’ascolto”.
Ascolto di cosa? Durante l’incontro Mascherin e Guidi hanno toccato diversi temi di attualità per la professione forense, partendo dal pieno riconoscimento da parte del ministro del ruolo costituzionale dell’Avvocatura.
Poi, come era prevedibile, il ministro e il presidente del Cnf si sono soffermati particolarmente sul ddl concorrenza, stabilendo di “collaborare allo studio di soluzioni riguardanti l’avvocatura volte a risolvere eventuali criticità”. Mascherin ha poi confermato al ministro Guidi il costante “contributo istituzionale del Cnf” al ministero dello Sviluppo economico.
Un incontro durante il quale, ricorda ancora il Cnf, “il presidente Mascherin ha molto apprezzato la disponibilità del Ministro ed il suo desiderio di trovare soluzioni idonee e rispettose del ruolo degli avvocati”, anche nell’ambito del ddl. Ora sta al ministero tradurle in fatti, a partire dal ddl concorrenza.