I segnali postivi di una timida ripresa nei diversi settori dell’economia italiana si estendono anche al settore legno-arredo, grazie a una crescita significativa dei mercati esteri ma anche ad un recupero del mercato interno.
Sono le prime evidenze contenute in una recente rilevazione effettuata dal Centro Studi FederlegnoArredo su un campione di oltre 600 aziende associate, che ha riguardato in particolare l’intenzione delle aziende del legno-arredo di effettuare nuovi inserimenti occupazionali entro il 2015.
Le aziende hanno comunicato una valutazione positiva delle aspettative di vendita per il 2015 soprattutto verso i Paesi extra-Ue, in particolare Usa, Medio Oriente, Centro America e Cina. Buoni segnali anche dal mercato interno del legno-arredo, che mostra una variazione positiva dopo un lungo periodo di calo.
La velocità di crescita resta differente tra i mercati, con un tasso di sviluppo del 6,9% dell’estero rispetto all’Italia che, con un +3,8%, inizia però a recuperare. I dati confermano un trend già rilevato durante il 2014 di una crescita delle esportazioni complessive del 2,9%, grazie in particolare alle vendite nel Regno Unito (+10,4%), Stati Uniti (+13%), Cina (+28,9%) e Arabia Saudita (+14,4%), mercati dove tradizionalmente il legno-arredo va alla grande.
Le previsioni sulle vendite nel 2015 sono alla base delle indicazioni fornite dalle aziende del legno-arredo su nuovi inserimenti lavorativi previsti nel 2015: il 37% di loro dichiara di voler introdurre nuove risorse in azienda. Per il 66% di essi si tratta di nuovi inserimenti in aggiunta all’organico, mentre solo il 14% dichiara trattarsi di una sostituzione e il restante 20% lascia aperta l’opzione tra le due scelte. La proiezione sul totale delle imprese associate determinerebbe un numero di inserimenti pari al 2,5% degli addetti attuali, al lordo di eventuali dimissioni o riduzioni nel settore.
Le figure ricercate dalle industrie del legno-arredo sono prevalentemente commerciali (oltre il 50%) e tecniche, legate al design e alla ricerca e sviluppo (il 30%): il 32% di loro richiede anche uno o più export manager a supporto delle strategie di internazionalizzazione (trend in sensibile aumento) e il 22% figure commerciali per l’Italia, destinate al presidio della rete e dei punti vendita; il 29% ricerca personale per ufficio tecnico e ricerca e sviluppo.
Visto che la domanda interna è tornata a crescere, per le aziende del settore legno-arredo è rilevante anche il peso attribuito alle risorse di produzione, con un 46% delle richieste, e agli acquisti e logistica con un 12% del totale. Il restante 20% dichiara di voler inserire risorse di gestione e amministrative.
Insomma, se la ripresa, per quanto lenta, è partita, il settore legno-arredo ci crede e sta facendo il possibile per agganciarla.