Da un monitoraggio sull’Accordo per il Credito 2013 è emerso che, da ottobre 2013 a maggio 2015 sono state accolte complessivamente 44.554 domande di sospensione del pagamento delle rate per un controvalore complessivo di debito residuo pari a 15,6 miliardi di euro, e di conseguenza una maggiore liquidità a disposizione delle imprese pari a 1,9 miliardi.
Ciò è stato reso noto da Abi, che ha effettuato la ricerca rinnovandola con il nuovo Accordo per il Credito 2015 in collaborazione con tutte le Associazioni di impresa, e che sarà valido fino al 31 dicembre 2017.
Ciò che emerge è che :
- il 26,8% è riferito ad imprese del settore commercio e alberghiero;
- il 14,6% è riferito ad imprese del settore industria;
- il 18,8% è riferito ad imprese del settore edilizia e opere pubbliche;
- l’8,1% è riferito ad imprese del settore artigianato;
- il 6,3% è riferito ad imprese del settore agricoltura;
- il restante 25,4% agli altri servizi.
Da una nota dell’Associazione Bancaria Italiana si legge: “Si ricorda che il nuovo Accordo per il Credito 2015 consente di sospendere anche i finanziamenti che hanno già beneficiato di tale strumento negli anni passati, con la sola esclusione di quelli per i quali la sospensione è stata richiesta nei 24 mesi precedenti”.
Vera MORETTI