Finanziamenti: segnali positivi dalle banche

finanziamenti-imprese-abi

Arrivano segnali positivi dalle stime di Abi relative ai finanziamenti a famiglie ed imprese: negli ultimi tre mesi, maggio compreso, è stato registrato un segnale sempre positivo, a conferma che la stretta creditizia si sta attenuando, dando respiro a chi aveva bisogno di rialzare la testa dopo la crisi.

Ma, per ora, non è ancora tempo di gioire, almeno non del tutto, perché i benefici non sono ancora tangibili e, per esserlo, ci vorrà ancora qualche trimestre di trend positivo.

Ad oggi, considerando l’intero anno, l’andamento rimane negativo, con un ribasso dei prestiti del 1,2% e dello 0,2% in termini congiunturali, confermando l’andamento negativo registrato ad aprile dopo il dato lievemente positivo di marzo (+0,4%), che avrebbe potuto preludere ad un cambio di direzione e che, invece, non ha trovato un adeguato riscontro.
Ad aprile l’attività creditizia verso le imprese e le famiglie ha registrato una flessione sia in termini congiunturali (-0,2%) sia su base annua (-1,5%), interessando soprattutto il sistema delle imprese che hanno visto diminuire i prestiti in loro favore del 2,7% sui dodici mesi e dello 0,4% rispetto al mese precedente.

Cosa significa ciò? I dati degli ultimi mesi sono senza dubbio confortanti e si spera che “tengano” anche in futuro, per poter attenuare la sofferenza dei crediti e portare i mercati nuovamente a normalità.

Per questo motivo, risulta necessario prevedere, nell’ambito dell’ipotesi di creazione di uno strumento di sistema finalizzato a liberare le banche dal peso dei crediti deteriorati, interventi destinati ad alleggerire le sofferenze dei confidi, che, negli anni più difficili della crisi, hanno continuato ad assistere le micro, piccole e medie imprese che in molti casi, senza questi interventi di garanzia, sarebbero state escluse dal mercato del credito bancario.

Vera MORETTI