Dopo le notizie del salasso per Imu e Tasi e dopo le dritte su come pagare in ritardo senza essere uccisi dagli interessi e delle more, finalmente anche qualche buona notizia. Forse, infatti, non tutti sanno che Imu e Tasi, così come la Tari, possono essere scaricate in parte dal modello Unico 2015 da parte di alcune tipologie di contribuenti in quanto diventano oneri deducibili dal reddito d’impresa.
Possono scaricare Imu e Tasi, oltre alla Tari, le imprese, i professionisti, i titolari di partita Iva e gli imprenditori. Per poter procedere alla deduzione, queste categorie devono utilizzare a fini strumentali gli immobili sui quali hanno pagata Imu e Tasi, ossia vi devono svolgere la propria attività.
Giova ricordare che, per il pagamento di Imu e Tasi, gli immobili strumentali sono divisi in due tipologie: immobili strumentali per natura, ossia quelli con caratteristiche tali, per cui il loro utilizzo deve essere per forza strumentale; immobili strumentali per destinazione, ossia quelli utilizzati dal proprietario o dal possessore per esercitare la propria attività ma che potrebbero essere destinate anche ad altro utilizzo.
Entrando nel dettaglio dell’Unico 2015, le imprese inseriranno gli importi di Tari, Imu e Tasi nel quadro RF e quadro RG Unico, ai professionisti e agli studi professionali tocca il quadro RE mentre chi presenta la contabilità semplificata e i contribuenti in regime dei minimi inseriranno nel rigo RE19 nel Quadro LM.
Tari, Imu e Tasi hanno percentuali di deducibilità diversa. La più bassa è quella dell’Imu, normata dalla Legge 147/2013, che è pari al 20%, mentre a Tari e Tasi spetta la deduzione spettante del 100%.