Che l’Italia sia il Paese delle proroghe è risaputo. E anche l’ingorgo fiscale del prossimo 16 giugno non sfuggirà, si spera, a questo andazzo. Commercialisti e Caf, come del resto anche i tributaristi, hanno messo sempre più pressione al governo per una proroga di Unico 2015 e 730 2015.
Dal governo è arrivato il segnale sperato: proroga di Unico 2015 per i titolari di partita Iva. Ma i professionisti non mollano la presa, anzi rilanciano, chiedendo al governo che sia prevista anche la cancellazione delle sanzioni dovute dai sostituti d’imposta per errori e ritardi relativi all’invio delle Certificazioni Uniche. In questo calderone dovrebbero rientrare anche Imu e Tasi.
Ma Unico 2015 è in buona (si fa per dire…) compagnia. Le topiche dell’amministrazione tributaria in questo 2015 non sono state poche, almeno finora. Dai pasticci sul 730 precompilato al ritardo con cui è stato diffuso il software Gerico per la compilazione delle dichiarazioni dei redditi dei contribuenti soggetti a studi di settore.
E se per Unico 2015 il rinvio è a meno di un mese dalla scadenza originaria, la presentazione dei 730 potrebbe invece andare in là di quasi 30 giorni, al 14 luglio. Nessun rinvio alle viste, invece, per Tasi e Imu ma, al massimo, una possibile cancellazione delle sanzioni per i pagamenti effettuati fino a 30-60 giorni dalla scadenza.
Anche le Certificazioni Uniche avrebbero il loro momento di gloria, con la possibile cancellazione delle sanzioni dovute in caso di ritardi nell’invio o errori nella compilazione. Insomma, Italia Paese delle proroghe. Ma, almeno questa volta, per Unico 2015 e per il contribuente non è poi un male.