Deliberate dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri le linee guida per l’accesso degli ingegneri liberi professionisti al Fondo di Garanzia PMI.
La relativa circolare del Consiglio Nazionale degli Ingegneri punta a regolamentare l’accesso da parte dei liberi professionisti al Fondo di Garanzia PMI, facendo seguito all’ok dato dal ministero dello Sviluppo Economico dal 10 marzo 2014.
La circolare specifica che un professionista che si reca in una banca o da un altro intermediario finanziario per chiedere un prestito o per farsi anticipare della liquidità, sia garantito dallo Stato, attraverso l’apposito Fondo.
Il Fondo di Garanzia PMI riserva ai professionisti fino ad un massimo del 5% del proprio ammontare. La circolare precisa come non sia in capo al professionista che richiede l’accesso al Fondo l’attivazione della procedura per poterne usufruire, ma come tocchi alla banca procedere alla richiesta di attivazione.
Il Fondo di Garanzia PMI non garantisce il 100% della somma richiesta dal professionista, ma una parte fino a un massimo di 2,5 milioni di euro per alcune tipologie di operazioni e fino a un massimo di 1,5 milioni di euro per altre tipologie.
Attraverso il Fondo di Garanzia PMI, i professionisti possono fruire di garanzie sui finanziamenti richiesti e concessi. Finanziamenti che possono essere utilizzati per eseguire:
- operazioni di consolidamento delle passività a breve termine presso una banca;
- operazioni a fronte di un investimento;
- operazioni di rinegoziazione dei debiti a medio o lungo termine;
- operazioni di liquidità per il pagamento dei fornitori e del personale;
- operazioni di fideiussione legate alle attività del professionista o del suo studio.