Dall’assemblea annuale di Confesercenti a Genova, una doccia fredda sui numeri positivi e sulle speranze di ripresa per la nostra economia. Nel corso della sessione sono stati infatti presentati i risultati di un’indagine condotta da Confesercenti con Swg dalla quale emerge che il 71% degli italiani non vede in prospettiva una ripresa dei consumi.
Nel dettaglio, Confesercenti rileva che il 41% di chi non la ripresa nei prossimi mesi, prevede di mantenere i propri consumi invariati, mentre il 30% prevede di diminuirli e solo il 24 prevede di aumentarli.
Sempre dalla ricerca Confesercenti emerge come, per quanto riguarda il reddito mensile, il 61% degli italiani segnala una situazione difficile: di questa percentuale, il 47% afferma di riuscire appena a coprire le spese e il 14% di non avere reddito disponibile nemmeno per le necessità indispensabili della famiglia.
Non va certamente meglio sul fronte delle imprese. Confesercenti rileva che ben 8 imprenditori su 10 (l’82%) ancora non vedono la ripresa di non aver intercettato la tanto decantata inversione di tendenza. Il 51% non rileva miglioramenti rispetto allo scorso anno, il 31% dichiara di avere subito un nuovo calo e solo il 17% delle imprese vede rosa. A che cosa è dovuta questa ripresa mancata? Per gli imprenditori soprattutto al prelievo fiscale esagerato.
Come se non bastasse, il mercato del lavoro risulta ancora ingessato da alcune scelte fallimentari operate dai governi precedenti. Nello specifico, secondo uno studio Confesercenti Ref, l’introduzione della riforma Fornero nel 2012 ha portato a un rapido aumento dei lavoratori compresi tra i 55 e i 65 anni: rispetto al 2010 oggi ce ne sono quasi un milione in più, che fanno da tappo e da ostacolo all’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.
Doccia ghiacciata questa di Confesercenti. Vedremo se il governo recepirà.