Nell’anno che, anche grazie a Expo 2015, dovrebbe rilanciare il turismo in Italia, scopriamo che nel nostro Paese, che delle attrattive turistiche fa uno dei perni per la propria economia, dobbiamo combattere contro l’abusivismo nel settore del turismo e delle agenzie di viaggio.
La denuncia è arrivata nei giorni scorsi da Fiavet, la federazione che unisce le imprese che si occupano di viaggi e turismo, secondo la quale proprio il fenomeno dell’abusivismo uccide ogni giorno un’azienda regolare.
Ecco perché Fiavet ha inoltrato un appello al governo per un intervento sulle imprese che lavorano irregolarmente nel settore del turismo. Numerosi sono infatti gli imprenditori che, in Italia, operano in questo settore con agenzie di viaggi e di servizi legati al turismo. Migliaia di professionisti del viaggio che si vedono erodere quote di mercato da una concorrenza non qualificata. Che danneggia in primis l’impresa e, di conseguenza, l’economia.
“Fare impresa in Italia è già molto complicato – ha infatti detto il presidente di Fiavet, Fortunato Giovannoni -. Se gli operatori si devono anche misurare con soggetti abusivi che alimentano una concorrenza sleale la situazione diventa insostenibile”.
Non è la prima volta che Fiavet prova a porre un freno all’abusivismo nel turismo. “Ci siamo rivolti ai soggetti deputati a controllare la regolarità dell’esercizio dell’attività di Agenzia di viaggio – ha continuato Giovannoni -. Per motivi diversi, non si riesce a frenare il fenomeno”.
Da qui, l’appello di Fiavet al governo: “L’unica proposta operativamente utile a risolvere il problema è la creazione di una cabina di regia nazionale sull’anti abusivismo, dove tutte le forze pubbliche e private interessate creino un coordinamento funzionale per il monitoraggio e il controllo del settore. Fiavet come sempre è pronta a dare il suo contributo: rilanceremo al ministro Dario Franceschini la proposta già fatta di costituire una Consulta nazionale anti-abusivismo per il turismo”.