Expo 2015 ha ormai avviato i motori e qualcuno pensa già di vedere i primi effetti sull’economia del territorio lombardo, anche se di lieve entità. Secondo le rilevazioni della Camera di commercio di Milano, infatti, il primo trimestre del 2015 ha fatto registrare dati con variazioni positive ma di modesta intensità, caratteristici di una fase di lenta ripresa.
La produzione industriale lombarda è cresciuta dello 0,4% tendenziale e dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, mentre l’artigianato ha scontato ancora una lieve flessione dei livelli produttivi. Gli ordini sono cresciuti dello 0,4% congiunturale, sia dall’interno che dall’estero, mentre si sono differenziati maggiormente i risultati tendenziali con l’estero molto più dinamico (+2,5% gli ordini esteri e +0,9% gli ordini interni).
Conferme positive sono arrivate anche dal fatturato in crescita del 2,9% tendenziale e dell’1,0% congiunturale. In miglioramento le aspettative degli imprenditori per la produzione industriale lombarda, la domanda estera e l’occupazione. Ancora stazionarie le aspettative sulla domanda interna.
L’indagine da cui sono scaturiti i dati ha riguardato un campione di circa 2.900 aziende manifatturiere, suddivise in imprese industriali (1.574 imprese) e artigiane (1.235 imprese).
L’indice della produzione industriale è rimasto ancorato a quota 97, livello raggiunto a metà 2014, a cui la produzione industriale lombarda si è lentamente avvicinata da fine 2013. Per le aziende artigiane l’indice della produzione ha mostrato una flessione congiunturale fermandosi a quota 69,2.
Da un punto di vista settoriale, il numero di settori in crescita nella produzione industriale lombarda, 6, è risultato quasi identico al numero di settori ancora in contrazione, 7. Guidano i settori in ripresa la Gomma-plastica (+4,1%), i Mezzi di trasporto (+2,9%), la Carta-stampa (+1,5%) e la Meccanica (+1,0%). Incrementi minimi si segnalano nei settori della Siderurgia e degli Alimentari (+0,2%). Ancora penalizzati dalla stagnazione dei consumi e dalla crisi dell’edilizia i settori delle Pelli-calzature (-5,3%), il Tessile (-3,6%), l’Abbigliamento (-3,3%), il Legno-mobilio (-1,5%) e i Minerali non metalliferi (-1,1%). Chimica e industrie varie si aggiungono ai settori negativi, ma con variazioni molto vicine allo zero (-0,3%).
Nell’artigianato la maggior parte dei settori ha registrato invece un calo del livello della produzione rispetto a un anno fa, con le rilevanti eccezioni della meccanica (+2,6%) e della siderurgia (+2,0%), due tra i comparti artigiani che meglio hanno resistito alla recente crisi e che sono da sempre un traino per la produzione industriale lombarda.
Il legno-arredo, altro settore che ha evidenziato una performance superiore alla media in questi anni, ha confermato i livelli produttivi di inizio 2014 (+0,1%), mentre tutti gli altri comparti hanno registrato perdite superiori al punto percentuale. Se l’alimentare ha contenuto la diminuzione (-1,1%), contrazioni rilevanti hanno coinvolto tutto il sistema moda: ossia l’abbigliamento (-3,3%), il tessile (-5,0%) e le pelli-calzature (-5,7%). È continuato, inoltre, il forte calo dei metalli non metalliferi (-12,3%) collegati al settore dell’edilizia.