La Lombardia accelera sul franchising, come ha annunciato nei giorni scorsi l’assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini, “la Giunta ha stanziato 500mila euro per il progetto pilota ‘Fare impresa in franchising in Lombardia’“.
Nel dettaglio, ha specificato l’assessore, “si tratta di un progetto che viene realizzato in collaborazione con il Sistema camerale lombardo e con il Salone del Franchising da maggio 2015 a novembre 2016. È un’iniziativa che riguarda il mondo del franchising lombardo, che oggi raccoglie 240 brand, il 26% del totale italiano, e circa 8.500 punti vendita (16% del totale nazionale) per commercio e servizi, con un fatturato che pesa per circa l’1% sul Pil regionale“.
Intanto, in questa prima fase il progetto “Fare impresa in franchising in Lombardia” definirà i criteri di selezione e raccoglierà le manifestazioni di interesse dei franchisor intenzionati ad aderire attraverso proposte contrattuali di favore, da sottoporre i potenziali franchisee che si insedieranno nelle aree individuate da progetto in sinergia con i Comuni lombardi. In un secondo momento avverrà la selezione delle imprese prescelte, che percepiranno il contributo attraverso il Sistema Camerale regionale.
Molteplici sono le finalità di questo progetto pilota. Intanto, come ha ricordato l’assessore Parolini, “puntiamo a sostenere l’imprenditorialità e a consolidare l’offerta commerciale costituita nei Distretti urbani del Commercio, contrastando la desertificazione commerciale delle aree urbane; a dare aiuto nell’innovazione e nella riconversione di esercizi tradizionali e nell’integrazione tra imprese in franchising e tradizionali“.
Un obiettivo che spiega anche come mai “destinatari del progetto sono micro e piccole imprese commerciali, della ristorazione e dei servizi che aprono locali in franchising in aree urbane a rischio di indebolimento dell’offerta commerciale con interventi, sperimentalmente, nei Distretti urbani del Commercio”.
Poi, dal momento che è risaputo che il franchising è una soluzione imprenditoriale forte in un periodo di crisi come quello che l’economia sta vivendo da diversi anni, con il progetto si punta anche a “intercettare i segnali di ripresa, garantendo al mondo del commercio di ripartire ed evitare, allo stesso tempo, la desertificazione dei centri urbani“, ha concluso Parolini.