Con buona pace della concorrenza e con un occhio alle alleanze trasversali e, soprattutto, al bene del Paese, Telecom Italia e Fastweb si alleano per cercare di portare la banda ultralarga al maggior numero possibile di italiani e sperimentare, senza vincoli d’esclusiva, soluzioni per gli raggiungere gli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea e di quella stilata dal governo italiano.
L’alleanza dei due player sulla banda ultralarga segue la firma di un Memorandum of understatement valido fino a dicembre 2016 che coinvolge anche i partner tecnologici Alcatel Lucent e Huawei.
L’accordo sulla banda ultralarga si svilupperà in due fasi. A maggio la prima parte, con la sperimentazione nei laboratori di Telecom e Fastweb della tecnologia cosiddetta Vdsl enhanced (fornita da Alcatel Lucent e da Huawei), su architettura FTTC (ossia fibra fino all’armadio del gestore e poi rame fino a casa); da ottobre 2015 ci sarà invece la realizzazione di collegamenti sul campo in diverse città, per rendere disponibili agli utenti velocità superiori ai 100 megabit al secondo in upload.
Tutti contenti, tutti felici? Non proprio, dal momento che l’alleanza Telecom-Fastweb taglia di fatto fuori dal progetto della banda ultralarga Metroweb, con la quale Telecom dialogava. Telecom e Fastweb metteranno comunque a disposizione del mercato i risultati della sperimentazione, con l’obiettivo di accelerare i tempi dell’Agenda Digitale del governo, che punta a raggiungere almeno il 50% della popolazione con velocità di 100 mega al secondo.